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Il monumento è stato costruito sul Poggio di Gretta a 60 metri sul livello del mare sulle antiche strutture del forte austriaco Kressich del 1854.
Il basamento della struttura è costituito da pietre provenienti dall'Istria e dal Carso (rispettivamente pietra di Orsera e pietra di Gabrie). Quindi alta e maestosa si erge una colonna che conserva alla sua sommità la gabbia in bronzo e cristallo che custodisce la lanterna-faro.
Sono opera dello scultore Giovanni Mayer la statua bronzea della Vittoria Alata che corona l'apice della lampada e la statua del marinaio che orna la parte frontale del faro. Le due statue sono alte rispettivamente 7,2 e 8,6 metri.
Alla base della costruzione si trova l'ancora del cacciatorpediniere Audace (che è stata la prima nave della Regia Marina Italiana ad essere entrata nel porto di Trieste nel 1918), mentre all'ingresso del faro si trovano due proiettili della corazzata austriaca Viribus Unitis[4].
Il monumento è aperto alle visite dal 1986 e la visita è consentita solo fino alla prima terrazza della struttura che riguarda la parte monumentale. La parte sovrastante che riguarda le strutture di ausilio alla navigazione è invece interdetta al pubblico.
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Wikipedia: "Faro della vittoria". ) |
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